Il Ponte
Periodaccio...
i vecchi schemi perdono sempre più consistenza, a volte crollando come un muro che cede alle scosse di un terremoto, a volte sgretolandosi sotto i nostri occhi una pietra alla volta. Sta di fatto che molte cose che andavano bene fino a ieri, oggi si rivelano inefficaci, superate, e capita di ritrovarci come su un ponte traballante, di cui vediamo l'esile sostegno legato al passato, ma di cui ancora non scorgiamo le basi sulla sponda opposta.
Sappiamo che bisogna procedere, ma verso dove? E come possiamo lasciare indietro totalmente i legami col passato?
Forse in questa fase una parola potrebbe aiutarci, ed è la parola INTEGRAZIONE.
Integrazione significa creare un collegamento tra due opposti, riportare interezza dove esiste separazione, comprensione dove esiste conflitto, solidarietà dove vi è competizione. Significa colmare un vuoto, lanciare un ponte, appunto, tra due sponde lontane, come l'idea del nostro passato, percepito come pesante fardello di un tempo finito, e del nostro incerto nebbioso futuro.
Abbiamo una certezza: la traversata va fatta.
Ebbene, sentiamoci consapevolmente sul ponte traballante, ma scegliamo di procedere in compagnia non solo delle nostre paure e incertezze, ma del nostro Se superiore.
Sul mio ponte personale posizionerei il mio Sè avanti, guida ispirata e certa, poi io, fiduciosa e serena, e poi dietro la mia paura, protetta da me e incoraggiata a procedere con voce rassicurante, come fa la madre col bambino.
Non so quanto dura la traversata del ponte; forse un giorno ancora, forse la vita che mi resta da vivere... In questa formazione, intanto, un passo alla volta, mi godo anche il paesaggio mozzafiato!